Ecco la strada per il bonus IMU per le imprese del turismo
Definite le regole per fruire del credito d’imposta per l’IMU versata a titolo di seconda rata dell’anno 2021 per gli immobili in cui è gestita l’attività

Dall’Agenzia delle Entrate arrivano indicazioni fondamentali per accedere al cosiddetto bonus IMU previsto per le imprese del turismo. Pronte, difatti, le regole per consentire alle imprese del settore turistico di fruire del credito d’imposta per l’IMU versata a titolo di seconda rata dell’anno 2021 per gli immobili – alberghi e pensioni – in cui è gestita l’attività turistica. Il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate definisce i criteri e le modalità di fruizione dell’agevolazione, introdotta col decreto legge numero 21 del 2022, e approva il modello di autodichiarazione da trasmettere dal 28 settembre di quest’anno al 28 febbraio 2023. In sostanza, i contribuenti potranno con l’autodichiarazione attestare il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti indicati. Per utilizzare il credito d’imposta i proprietari delle imprese devono essere anche i gestori delle attività esercitate. Inoltre, i contribuenti devono aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre del 2021 di almeno il 50% rispetto al secondo trimestre del 2019. Per il bonus occorrerà comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate un’autodichiarazione attestante il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni previste, che andrà inviata, utilizzando il modello approvato, mediante i canali telematici dell’Agenzia, direttamente dal contribuente oppure da un intermediario abilitato. Poi, entro 5 giorni dall’invio, l’Agenzia rilascerà una ricevuta di presa in carico o ne comunicherà lo scarto, indicandone le motivazioni, ed entro 10 giorni dall’invio, invece, l’Agenzia rilascerà una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento – o il mancato riconoscimento – del credito d’imposta. Una volta ricevuto parere positivo, a partire dal giorno successivo il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24. (Comunicato del 16 settembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate)