Società in house, si applica la disciplina prevista per le società di diritto privato
I giudici sottolineano che il Codice dei contratti pubblici qualifica le società in house come enti collettivi che possono operare sul libero mercato anziché nei confronti dell’ente pubblico controllante

Alle società in house, che lavorano come braccio operativo di un ente pubblico, si applica la disciplina normativa prevista per le società di diritto privato e non quella di diritto pubblico, che, salvo eccezioni, è relativa, invece, esclusivamente agli enti controllanti. Fondamentale, in questa ottica, il riferimento, chiariscono i giudici, a quanto stabilito con il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Utile poi anche tenere presente, aggiungono i giudici, che il Codice dei contratti pubblici qualifica le società ‘in house’ come enti collettivi che possono realizzare fino a quasi un quinto del proprio fatturato, operando sul libero mercato anziché nei confronti dell’ente pubblico controllante. E, peraltro, le disposizioni normative consentono forme di partecipazione di capitali privati al patrimonio delle società in house, alla luce della differenza e dell’autonomia operativa, seppure entro precisi margini, delle società ‘in house’ rispetto agli enti pubblici controllanti. (Sentenza 13186 del 17 ottobre 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)