Ridotti i termini di accertamento anche se la società ricorre a RIBA e MAV per ottenere pagamenti dai clienti

Possibile la riduzione dei termini di accertamento, prevista a fronte della tracciabilità dei pagamenti, anche se il contribuente – una società operante nel settore della costruzione di fabbricati ad uso commerciale ed industriale e di edifici ad uso civile – ricorrente abitualmente ai RIBA e ai MAV per ottenere dai propri clienti il pagamento di quanto pattuito. Secondo la società RIBA e MAV rappresentano modalità di pagamento tali da garantire la medesima tracciabilità che contraddistingue gli strumenti di pagamento indicati dalla normativa ai fini dell’accesso al beneficio della riduzione dei termini di accertamento. Dall’Agenzia delle Entrate sottolineano, proprio richiamando la norma, la tassatività dell’elenco degli strumenti di pagamento. Subito dopo, però, aggiungono che è comunque possibile ammettere la riduzione dei termini in parola laddove il contribuente effettui e riceva pagamenti mediante strumenti non propriamente diversi, in quanto comunque assimilabili a quelli indicati dalla normativa, a patto però che ne soddisfino i medesimi requisiti di tracciabilità. E tale ultima imprescindibile condizione è rispettata, spiegano dall’Agenzia delle Entrate, nel caso di MAV e RIBA, entrambi strumenti che transitano a mezzo di intermediazione bancaria e contengono gli elementi funzionali all’identificazione delle parti e del credito oggetto di pagamento, così soddisfacendo gli stessi criteri di tracciabilità che contraddistinguono le modalità di pagamento indicate dalla normativa. (Risposta del 2 agosto 2022 dell’Agenzia delle Entrate)