Il file clienti rinvenuto nel computer dello studio mette in difficoltà il professionista
Riprendono vigore gli avvisi emessi dal Fisco. Plausibile ipotizzare maggiori ricavi non dichiarati

Il file clienti rinvenuto nello studio dentistico è catalogabile come documento extracontabile che legittima i sospetti dell’Agenzia delle Entrate. È plausibile ipotizzare maggiori ricavi non dichiarati, proprio a fronte del documento extracontabile rinvenuto su un computer presente all’interno dello studio. Accolta la tesi proposta dall’Agenzia delle Entrate e centrata sul valore probatorio della documentazione rinvenuta presso lo studio dentistico. Su questo fronte i giudici ricordano che la contabilità in nero, costituita da appunti personali e da informazioni dell’imprenditore, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, perché nella nozione di scritture contabili devono ricomprendersi tutti i documenti che registrino, in termini quantitativi o monetari, i singoli atti di impresa, ovvero rappresentino la situazione patrimoniale dell’imprenditore ed il risultato economico dell’attività svolta. (Ordinanza 17420 del 30 maggio 2022 della Corte di Cassazione)