Guida pratica al ravvedimento speciale dell'Agenzia delle Entrate
Il 31 maggio 2024 scade il termine per aderire al ravvedimento speciale dell'Agenzia delle Entrate. Questa opportunità permette di sanare violazioni relative alle dichiarazioni per il periodo d'imposta 2022 con sanzioni ridotte. Inoltre, è possibile riaprire i termini per regolarizzare dichiarazioni presentate per il 2021 e gli anni precedenti

Il Decreto Milleproroghe e il Decreto Agevolazioni fiscali introducono nuove regole che l'Agenzia delle Entrate spiega dettagliatamente nella circolare del 15 maggio 2024, n. 11/E. Il ravvedimento operoso, chiamato "speciale", consente di regolarizzare violazioni pagando una sanzione ridotta insieme all'imposta e agli interessi dovuti, entro il 31 maggio 2024. È importante rimuovere le irregolarità o omissioni per completare il processo di regolarizzazione.
Se non si completano le rate successive alla prima, si perde il beneficio della rateizzazione e si iniziano ad applicare gli interessi dal 1° giugno 2024. Chi non ha completato la regolarizzazione entro il 30 settembre 2023 può comunque sanare le violazioni relative al 2021 e agli anni precedenti, seguendo gli stessi criteri.
La corretta regolarizzazione richiede il pagamento delle somme dovute entro il 31 maggio 2024, sia in un'unica soluzione che in forma rateale. Le rate residue devono essere versate entro i termini del 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre 2024, con gli interessi calcolati al 2% annuo. È importante rispettare le scadenze indicate per evitare ulteriori complicazioni fiscali.
Il processo di ravvedimento speciale permette ai contribuenti di correggere eventuali errori fiscali in modo agevole e con sanzioni ridotte, garantendo la possibilità di adempiere regolarmente agli obblighi fiscali nel rispetto delle normative vigenti.