Colpevole il pedone imprudente che fa cadere un ciclista

Colpevole il pedone imprudente che attraversa la strada di fretta e impatta contro una bici in corsa. Irrilevante l’avere anche egli riportato un’ecchimosi ad una gamba a seguito dell’impatto.
Questa la posizione assunta dai giudici (sentenza numero 6803 del 19 febbraio 2025 della Cassazione), i quali, chiamati a prendere in esame un episodio verificatosi nelle Marche, hanno accertato in via definitiva la responsabilità penale di una donna, finita sotto processo per l’incidente causato attraversando la strada in maniera disattenta e ritenuta colpevole di lesioni personali stradali. Decisiva e inequivoca la ricostruzione dell’episodio. Rilevanti anche i gravi danni, la frattura scomposta del collo e della testa dell’omero destro, riportati dalla persona in sella alla bici.
Alla donna viene addebitato di avere attraversato la carreggiata, a senso unico di marcia, con passo svelto e senza prestare la dovuta attenzione e di avere perciò impattato contro la donna che procedeva in bicicletta – proveniente da destra –, determinandone la caduta a terra.
Secondo la difesa, però, è impossibile ascrivere la colpa esclusiva dell’incidente alla donna, anche perché non è in sé una circostanza imprevedibile il fatto che un pedone possa attraversare una strada in una zona residenziale, con presenza di locali, all’ora di pranzo.
Per i magistrati di Cassazione, invece, va confermata in via definitiva la condanna per il reato di lesioni personali stradali.
Nessun dubbio, difatti, sulla dinamica dell’incidente stradale, anche alla luce delle attendibili e precise dichiarazioni rese dalla persona offesa e da un teste oculare. In sostanza, si è appurato che la donna non ha prestato la dovuta e prescritta attenzione nell’attraversare la strada, finendo per travolgere la ciclista, la quale procedeva regolarmente e tenendo la destra, così determinandone la caduta proprio sul margine destro della carreggiata.